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Apnea notturna

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19 Dec 2022

Apnea notturna

Le apnee notturne rappresentano un disturbo del sonno che ha come conseguenza l’arresto della respirazione per un lasso di tempo della durata di almeno 10 secondi, un tempo sufficiente a ridurre il livello di ossigeno presente nel sangue e nel cervello e far crescere contemporaneamente quello di anidride carbonica.

La privazione cronica del sonno causata dall’apnea notturna può provocare sonnolenza diurna, riflessi lenti, scarsa concentrazione ed un aumento del rischio di incidenti. L’apnea notturna può dare origine anche sbalzi d’umore, irritabilità e persino depressione. Inoltre può essere anche causa di gravi patologie come diabete, malattie cardiache, problemi al fegato e aumento di peso.

Questa condizione può colpire bambini, adulti e persone di entrambi i sessi, sebbene sia più comune negli uomini.

Poiché l’apnea notturna è molto diffusa ed esercita un potenziale impatto sulla salute, è fondamentale essere consapevoli di cosa sia e di come poterla gestire.

L’apnea notturna può essere causata da differenti condizioni fisiche e mediche. Tra queste le principali e quelle più frequenti sono:

      • Caratteristiche anatomiche: le dimensioni ed il posizionamento del collo, della mascella, della lingua, delle tonsille e di altri tessuti vicino alla parte posteriore della gola possono influenzare direttamente il flusso d’aria, contribuendo all’apnea notturna;
      • Obesità: questa è una causa comune di apnea notturna negli adulti, infatti determina un incremento dei depositi adiposi nel collo che può bloccare le vie aeree superiori;
      • Storia familiare: le persone che hanno uno o più parenti stretti con apnea notturna hanno maggiori probabilità di svilupparla;
      • Uso di sedativi, compreso l’alcol: farmaci e sedativi possono far rilassare i tessuti della gola, rendendo più facile l’ostruzione delle vie aeree, inducendo l’apnea notturna;
      • Fumo di sigaretta: i soggetti che fumano soffrono di apnea notturna di grado elevato rispetto ai non fumatori;
      • Dormire in posizione supina: questa posizione rende più facile il collasso del tessuto intorno alle vie aeree inducendo apnea notturna;
      • Insufficienza cardiaca o renale: in presenza di queste patologie si è maggiormente predisposti all’apnea notturna, in quanto potrebbero accumularsi liquidi a livello del collo che porterebbero all’ostruzione delle vie aeree superiori;
      • Sindromi genetiche che colpiscono le strutture del viso o del cranio, in particolare quelle sindromi che determinano ossa facciali più piccole o che favoriscono l’arretramento della lingua, tra queste vi sono il labbro leporino, la palatoschisi, sindrome di Down e la sindrome da ipoventilazione centrale congenita.
      • Congestione nasale: nei soggetti in cui la cui capacità di respirare attraverso il naso è ridotta a causa della congestione vi è una maggiore probabilità di soffrire di apnea notturna.

L’apnea notturna può essere curata con terapie mediche o chirurgiche. La terapia di tipo medico consiste nel ricorso alla CPAP, una mascherina che consente l’insufflamento di aria durante il sonno. Il flusso di aria a pressione nelle vie aeree superiori contrasta il rilassamento della respirazione e l’insorgenza di russamento e apnee. Per verificare l’efficacia di questo rimedio, solitamente si esegue una polisonnografia con CPAP applicata, così da poter valutare la scomparsa o meno dei fenomeni di apnea.

Quando nel paziente sono presenti alterazioni o patologie delle vie aeree superiori che causano ostruzioni al passaggio dell’aria è necessario intervenire chirurgicamente. Questo tipo di intervento ha l’obiettivo di agire nei punti di maggior ristrettezza, rendendo il transito dell’aria meno difficoltoso. Le aree interessate possono essere il naso, il palato molle, la base della lingua, la mandibola, le tonsille e le adenoidi. Lo specialista che si occupa degli interventi chirurgici per le apnee notturne è il chirurgo otorinolaringoiatra. La chirurgia può aiutare a risolvere problematiche legate alle apnee notturne, nonostante questo, specialmente nei casi più gravi, è sempre necessario associare all’intervento terapie mediche e modificare eventualmente abitudini e stile di vita, come :

      • Perdita di peso: il sovrappeso favorisce la comparsa di tessuto extra nella parte posteriore della gola, che può cadere lungo le vie aeree bloccando il flusso d’aria nei polmoni, quindi una perdita di peso può favorire l’apertura della gola e quindi un miglioramento dei sintomi dell’apnea notturna;
      • Smettere di fumare: il fumo contribuisce all’apnea notturna aumentando l’infiammazione e la ritenzione di liquidi nella gola e nelle vie aeree superiori;
      • Evitare alcool, sonniferi e sedativi;
      • Praticare regolarmente esercizio fisico: l’attività fisica, oltre ad aiutare a perdere peso, può avere un effetto importante sulla durata e sulla qualità del sonno;
      • Evitare caffeina e pasti pesanti nelle due ore precedenti al sonno;
      • Regolarizzare le ore di sonno: in questo modo sarà più semplice rilassarsi e dormire meglio.

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