
I nostri consigli
Il rientro a scuola, come aiutare i nostri bambini
Il rientro a scuola è un momento carico di emozioni contrastanti, dove l’eccitazione per un nuovo inizio si mescola all’ansia dell’ignoto, sia per noi genitori che per i nostri bambini. È un passaggio delicato, un cambio di ritmo che richiede organizzazione, nella paziente e amorevole regolazione di quei piccoli, fondamentali tasselli che compongono la vita quotidiana dei nostri figli.
Pensiamo all’orologio biologico dei nostri bambini. Durante l’estate, è inevitabile che i ritmi si siano allentati, che le sveglie siano slittate e che le sere si siano fatte più lunghe. Il primo, importantissimo regalo che possiamo fare loro è un riavvicinamento graduale alla routine scolastica. Non si tratta di imporre un cambiamento brusco dall’oggi al domani, ma di accompagnarli dolcemente verso un nuovo equilibrio. Iniziamo, con qualche giorno di anticipo, a spostare lentamente l’orario della nanna e quello del risveglio, di quindici, venti minuti alla volta. Questo lento riallineamento consente al corpo di regolare la produzione di melatonina e cortisolo, gli ormoni che controllano il sonno e la veglia. In questo modo, il primo giorno di scuola non sarà uno shock per un corpo assonnato e confuso.
Un riposo di qualità, poi, è fondamentale per garantire una giornata di apprendimento serena e produttiva; è durante il sonno che il cervello consolida i ricordi e si prepara a ricevere nuove informazioni. Allo stesso modo, è importante prestare attenzione all'alimentazione. Dopo un'estate spesso piena di gelati e spuntini a orari irregolari, è tempo di riabituare il corpo a una routine ben definita. Una colazione sostanziosa e nutriente è il carburante essenziale per il cervello: via libera a cereali integrali, una fonte proteica come latte o yogurt, e un frutto forniscono l'energia a lento rilascio necessaria per mantenere la concentrazione fino all'ora di pranzo. Dobbiamo anche prepararci a organizzare merende sane e gustose per l'intervallo, un momento cruciale per ricaricarsi e coinvolgere i bambini nella scelta e nella preparazione di questi spuntini li renderà più entusiasti e motivati a mangiarli. Non dimentichiamo che l’idratazione è fondamentale: un cervello disidratato fatica a concentrarsi. Assicuriamoci che abbiano sempre con sé una borraccia d’acqua, magari colorata e personalizzata, per invogliarli a bere durante tutta la giornata.
Ma il benessere di un bambino non dipende solo dal sonno e dal cibo. È soprattutto una questione di emozioni: il ritorno a scuola può portare con sé aspettative e timori, come la paura di una nuova insegnante, l'ansia di non ritrovare i migliori amici, la preoccupazione per materie più impegnative, e il nostro obiettivo è creare uno spazio di ascolto che sia sicuro e privo di giudizi. Non dobbiamo minimizzare le loro preoccupazioni con un semplice “non ti preoccupare, andrà tutto bene”. Invece, accogliamo i loro sentimenti con frasi come “capisco che tu sia preoccupato, è normale. Raccontami cosa ti spaventa di più”. Questo modo di fare convalida le loro emozioni, le legittima e trasforma la nostra relazione in un porto sicuro dove possono sempre tornare.
Dobbiamo essere disponibili ad aiutarli, ma senza sostituirci a loro. L’obiettivo è nutrire la loro autonomia e la fiducia nelle proprie capacità. Un abbraccio di incoraggiamento dopo un compito ben fatto vale più di mille parole. E, dopo una lunga giornata di scuola, non dimentichiamo quanto sia importante il gioco libero e il movimento all’aria aperta: è il momento in cui possono liberarsi delle tensioni, socializzare in modo informale e permettere alla loro mente di elaborare e digerire le fatiche della giornata.
Infine, ricordiamoci che noi siamo la loro ancora e la nostra calma è la loro calma. Se noi affrontiamo il rientro con ansia e frenesia, trasmettiamo loro la stessa inquietudine. Mostriamoci, quindi, fiduciosi, positivi ed entusiasti per questo nuovo capitolo che si apre e parliamo loro della scuola come di un’avventura meravigliosa, un luogo dove incontrare vecchi amici, scoprirne di nuovi e imparare cose incredibili, non come un luogo ostile fatto solo di obblighi e doveri.